Drago Bianco dal inferno scrive...

lettera aperta ad un futuro ex amico.
Carissimo, ti scrivo nella speranza, ormai sempre più vana, che tu possa fermarti un attimo; osservarti. Come nella maieutica socratica voglio tentare di guidarti, consapevole di nulla sapere, nella fase primordiale della meditazione: l'autocoscienza: di sè stessi, del qui e ora e dei nostri atti. Chi sei. Cosa stai facendo.Qualunque decisione assunta successivamente a questa importante presa di visione sarà comunque saggia; quanto meno sarà una scelta consapevole.
Cos'hai fatto finora nella tua vita?
Quali traguardi hai raggiunto? Anche piccoli. Anche a piccoli passi.
Quale formazione culturale, socio-lavorativa, professionale assevera la tua necessità di esprimere giudizi?
Quale diritto ti sei auto imposto che ti consenta di decidere chi debba vergognarsi? e di cosa poi? Di avere una visione differente dalla tua? Un qualche tuo Nume tutelare ti ha forse consegnato la scatola della verità? Ti ha forse ordinato di diffonderla? Ti senti un moderno evangelista portatore della verità assoluta?
Carissimo mio futuro ex amico. Osservati per qualche secondo.
Scoprirai di essere mancante di molte, troppe, invidiabili prerogative fondamentali per chi come te afferma, recensisce, pontifica, giudica.
La tua acrimonia verso idee diverse dalle tue parte dall'inutile, rasenta il patetico e traguarda il ridicolo.
La tua auto imposta superiorità intellettuale ed ideologica resterà tale; non suffragata da nessun certificato, priva di ogni bolla. Dannosamente inutile.
Osservati. Pensa anche solo per qualche istante che non servono alternative alle convenzioni, nel modo di atteggiarsi, nel modo di vestire. Pensa che le convenzioni, i codici delle leggi, i Rousseau, i difensori dell'ordine e della legalità hanno consentito a te, oggi, di esprimere quotidianamente le tue farneticazioni che, tragicamente per te, non hanno nulla di originale, nulla di costruttivo, nulla di evangelicamente ed ecumenicamente trascinante.
In sintesi, carissimo, pur professandoti difensore della libertà e del libero pensare sei il primo ad incarcerare e a tacciare di vergogna l'altrui pensiero. Ciò che più è triste, ridicolo, patetico, in tutto questo, è che lo fai dall'"alto" della tua pseudo superiorità priva di basi.
Mi permetto, da ultimo, di proporti un suggerimento. Prima di riempire le banche dati con le tue opinabili certezze, Prima di riempire te stesso di velleitare convinzioni, osserva chi sei e che cos'hai fatto ed ottenuto finora. Scoprirai che non sei un personaggio: vai alla Facit e comprati un pantalone e una camicia normali. Non sei infuso di verità assolute: leggi qualche libro e studia la storia. Non sei un professionista di nessun genere, nemmeno nella tua pseudo attività, raffazzonata, pressapochista e inconcludente; non sei nemmeno un operaio specializzato: trovati un lavoro.
Carissimo futuro ex amico, in Sicilia si dice che sei nulla mischiato al niente. Ora prova un po' a pensare a CHI dovrebbe vergognarsi.
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